IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

mercoledì 20 aprile 2016

Qualche dato sulla montagna di CO2 che esce dal camino della Centrale A2A di Monfalcone

Arpa FVG nel “RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2015” stima le emissioni totali CO2 in regione nel 2015 in  11,8 milioni di tonnellate (grafico a pag.29).

La Dichiarazione Ambientale pubblicata da A2A sul sui sito (ultima disponibile relativa al 2014) certifica che la centrale di Monfalcone ha emesso 1,78 milioni di tonnellate di CO2 nel 2014 (tabella pag. 62).

Questo dato è quindi circa il 15% del totale regionale.

Per avere un termine di paragone un automobile un po’ vecchiotta che emette 200 g di CO2/Km (una moderna utilitaria EURO6 emette meno di 130g di CO2/Km) nella sua percorrenza media di 12.000Km annui (fonte alvolante.it_percorrenza_media_annuale_auto_italia-206781044)  emette 2,4 Tonnellate di CO2 all’anno. Questo significa che la centrale di Monfalcone ha emesso nel 2014 altrettanta CO2 che 741.666 automobili. Questa cifra equivale all'incirca all'intero parco di autoveicoli circolanti in FVG nel 2014. (vedi http://www.comuni-italiani.it/statistiche/veicoli.html).

Spegnere la centrale di Monfalcone equivale quindi, in termini di emissioni di CO2, a eliminare tutte le automobili circolanti in FVG.

Questo dato eclatante deriva dalla proprietà del carbone di essere il combustibile che emette più CO2 di qualunque altro una volta bruciato.

La già citata Dichiarazione Ambientale nella tabella di pag. 63 mostra che la centrale di Monfalcone ha emesso nel 2014  964g di CO2 per ogni KWh prodotto.(attenzione nella tabella c’è pure un errore: viene riportato il dato di 0.964T/GWh . Dividendo però il dato della CO2 totale emessa 1776 Tx103 (pag. 62) con l’elettricità netta prodotta (tabella pag 61) 1842GWh si ottengono 0.964T x103/GWh . Hoops! A2A ha sbagliato di 1000 volte il suo dato )

Per fare un paragone la Dichiarazione Ambientale della centrale a Turbogas di Torviscosa (un impianto con potenza installata più che doppia rispetto a Monfalcone) mostra che quella centrale ha emesso nel 2013 359g di CO2 per ogni KWh prodotto (pag. 11). Una moderna centrale a gas quindi per produrre la stessa quantità d’energia emetterebbe solamente il 37% della CO2 emessa dalla obsoleta centrale di Monfalcone.

Usare il gas per produrre l’elettricità prodotta annualmente dalla centrale A2A permetterebbe quindi di eliminare l’emissione di oltre 1,12 milioni di tonnellate di CO2 (il 63% di 1,78 milioni di tonnellate). Circa il 10% della produzione annuale di tutta la Regione FVG.

Ma A2A ha sempre sostenuto che il carbone è l’unico modo economicamente sostenibile per produrre l’elettricità. Il GAS ha costi nettamente superiori, per non parlare delle fonti rinnovabili. Siamo sicuri che sia così?

Il prestigioso Fraunhofer Institute ha pubblicato uno studio : “LEVELIZED COST OF ELECTRICITY RENEWABLE ENERGY TECHNOLOGIES STUDY” che compara i costi di produzione dell’elettricità nel novembre 2013. I risultati sono riassunti nel grafico (tratto da pag. 16) e nella tabella sottostante (tradotta in italiano):




German LCOE in €/MWh (2013)
Tecnologia
Costo min
Costo max
Centrale a lignite
38
53
Centrale a carbone minerale
63
80
Centrale a GAS a ciclo combinato
75
98
Eolico a terra
45
107
Eolico in mare
119
194
Fotovoltaico
78
142
Centrale a biogas
135
250
Source: Fraunhofer Institute- Levelized cost of electricity renewable energy technologies[37]

Come si vede il costo di produzione livelizzato (LCOE) per una centrale a carbone minerale come quella di Monfalcone va da 63 a 80€/MWh (e si può supporre che l’obsoleta centrale A2A abbiamo un costo di produzione nella parte alta della forbice).

Già nel 2013 il costo di produzione ci una efficiente centrale a GAS, ma anche degli impianti eolici e persino dei migliori fotovoltaici era inferiore agli 80€/MWh, e quindi del tutto paragonabile a quelli di una pessima centrale a carbone.


Un motivo in più per spegnere subito la centrale A2A di Monfalcone.

venerdì 15 aprile 2016

Mercoledì 13 aprile: la sala era piena... grazie a tutti/e

Riportiamo il comunicato stampa sul dibattito ottimamente riuscito che si è tenuto mercoledì 13. In basso l'articolo uscito su Il Piccolo del 17-04-2016.

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Monfalcone 14-04-2016
Comunicato Stampa

Si è svolto mercoledì sera il dibattito organizzato dal Comitato Stop Carbone Monfalcone presso il Palazzetto Veneto.

L'incontro ha visto l'intervento di Filippo Giorgi, climatologo, Responsabile della Sezione di Fisica della Terra presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste, che ha illustrato i dati sul riscaldamento climatico e i drammatici effetti che questo sta comportando a livello globale. 
La conclusione tratta da Giorgi è stata l'urgente necessità di ridurre le emissioni dei GAS SERRA prodotte delle attività umane.

Una necessità che ha reso ancor più evidente l'impatto della centrale di Monfalcone che, in base alla "DICHIARAZIONE AMBIENTALE" pubblicata dalla  stessa A2A, emette annualmente 1,78 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera.
Incrociando questo dato con il recente “RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2015” di ARPA FVG si deduce che la centrale emette da sola il 15% di tutta la CO2 prodotta in Regione.
Una quantità estremamente rilevante che potrebbe essere ridotta del 63% se al posto del carbone venisse utilizzato il gas naturale per produrre l'elettricità o ancor più auspicabilmente azzerata utilizzando fonti rinnovabili.

Successivamente in collegamento da Savona è intervenuto un esponente di "Uniti Per la Salute - Rete Savonese Fermiamo il Carbone -"  protagonisti della lotta che ha portato al sequestro da parte della magistratura della centrale di Tirreno Power a Vado Ligure.
E' stato illustrato il lungo percorso che a partire dalla richiesta di Tirreno Power di installare un nuovo gruppo a carbone, attraverso la mobilitazione di associazioni e cittadini, ha invece portato alla luce gli effetti sulla salute della presenza della centrale e il conseguente sequestro.

Infine l'intervento di Stefano Ciafani direttore generale Legambiente nazionale ha chiamato in causa Regione e Governo nazionale che tramite coerenti decisioni politiche dovrebbero dare attuazione al Piano Energetico Regionale e agli impegni assunti alla Conferenza di Parigi COP21 e procedere alla decarbonizzazione della produzione di energia.
Un processo che inevitabilmente non può che iniziare dalla chiusura delle centrali a carbone che, come detto, sono tra le maggiori fonti di emissione di CO2 della regione e dell'intero paese.

Distinti Saluti
Comitato Stop Carbone Monfalcone






venerdì 8 aprile 2016

FERMARE IL CARBONE per il Clima e per un futuro "rinnovabile"

il COMITATO STOP CARBONE a MONFALCONE
organizza il dibattito:

FERMARE IL CARBONE
per il Clima e per un futuro "rinnovabile"

Mercoledì 13 Aprile ore 18:00
Presso il Palazzetto Veneto (2° piano)
Via S. Ambrogio 12 Monfalcone

interverranno:

Filippo Giorgi
Responsabile della Sezione di Fisica della Terra presso il
Centro Internazionale di Fisica Teorica, ICTP, Trieste

Stefano Ciafani
Direttore generale Legambiente nazionale

In collegamento da Savona interverranno esponenti di
Uniti Per la Salute - Rete Savonese
Fermiamo il Carbone - protagonisti della lotta
contro la centrale di Tirreno Power a Vado Ligure