in relazione all’ articolo apparso sul piccolo di oggi, vorrei sottolineare che sono dispiaciuto che l’ articolista non abbia riportato un riferimento alla presentazione dell’ ordine del giorno che come comitato no carbone abbiamo promosso presso i consigli comunali del mandamento e che sono stati già discussi ed approvati in diversi comuni del mandamento. Ritengo che la richiesta del comitato rione Enel sia sicuramente azzeccata e ripropone con forza la tematica del problema Centrale a2a al di fuori del territorio comunale di Monfalcone. Mi preme con questo mio scritto, sottolineare una questione di metodo, visto che le forme corrette per conoscere la posizione di una amministrazione comunale non passano attraverso i pareri dei sindaci, che possono esprimere la loro posizione personale in qualsiasi consesso, ma attraverso un atto ufficiale che trova nello strumento dell’ ordine del giorno, il suo compimento. Il rischio che corriamo non è di poco conto: le decisioni di tale portata devono coinvolgere tutte le forze presenti nei consigli comunali, che attraverso il singolo voto di ogni consigliere, esprime l’ approvazione o il dissenso. Il sindaco viene investito di un mandato preciso dal consiglio comunale, che deve essere riportato come posizione della comunità che esso rappresenta. Non sono sfumature, ma aspetti reali della vita democratica, che la gente ha perso di vista causa un modo di fare politica legata ai singoli personalismi, che non aiutano a far chiarezza. Andrea Corà
in relazione all’ articolo apparso sul piccolo di oggi, vorrei sottolineare che sono dispiaciuto che l’ articolista non abbia riportato un riferimento alla presentazione dell’ ordine del giorno che come comitato no carbone abbiamo promosso presso i consigli comunali del mandamento e che sono stati già discussi ed approvati in diversi comuni del mandamento.
RispondiEliminaRitengo che la richiesta del comitato rione Enel sia sicuramente azzeccata e ripropone con forza la tematica del problema Centrale a2a al di fuori del territorio comunale di Monfalcone.
Mi preme con questo mio scritto, sottolineare una questione di metodo, visto che le forme corrette per conoscere la posizione di una amministrazione comunale non passano attraverso i pareri dei sindaci, che possono esprimere la loro posizione personale in qualsiasi consesso, ma attraverso un atto ufficiale che trova nello strumento dell’ ordine del giorno, il suo compimento.
Il rischio che corriamo non è di poco conto: le decisioni di tale portata devono coinvolgere tutte le forze presenti nei consigli comunali, che attraverso il singolo voto di ogni consigliere, esprime l’ approvazione o il dissenso.
Il sindaco viene investito di un mandato preciso dal consiglio comunale, che deve essere riportato come posizione della comunità che esso rappresenta.
Non sono sfumature, ma aspetti reali della vita democratica, che la gente ha perso di vista causa un modo di fare politica legata ai singoli personalismi, che non aiutano a far chiarezza.
Andrea Corà