IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

lunedì 30 maggio 2016

A2A ritiene i monfalconesi proprio fessi?

A vedere cosa è successo lunedì 23 maggio e le successive dichiarazioni si direbbe proprio di si.
Lunedì alle 17 circa una nuvola di denso fumo nero dall'odore acre si innalza dalle strutture della centrale (non esce dal camino) fino ad oscurarla dalla vista. I residenti del rione Enel allertano i pompieri, ma l'azienda dice che tutto è normale...
Il giorno successivo su il Piccolo A2A afferma che semplicemente aveva acceso un "secondo generatore"... poi difronte alle proteste rettifica e su il Piccolo del 28 maggio e parla di rottura di un tubo e fuoriuscita di vapore (che però non è di colore nero e non ha un odore acre...).
Dopo aver taciuto alla cittadinanza per oltre un anno sul rinnovo dell'AIA evidentemente A2A non ha perso il vizio di prendere in giro i cittadini di Monfalcone.

Di seguito 2 immagini del fumo forniteci dai residenti del rione Enel, e poi i due articoli pubblicati da Il Piccolo







mercoledì 18 maggio 2016

A2A spieghi qual'è il futuro della centrale

Riportiamo il comunicato stampa del Comitato Stop Carbone Monfalcone in merito alle recenti indiscrezioni sul progetto di utilizzo delle biomasse nelle centrale A2A.
In fondo l'articolo apparso su Il Piccolo il 18-05-2016

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Monfalcone, 11 maggio 2016
  
A2A spieghi qual'è il futuro della centrale


Nelle scorse settimane sui mezzi d'informazione sono continuate a filtrare dettagli sul progetto dei A2A di rimettere in funzione uno dei dismessi gruppi a olio della centrale di Monfalcone per alimentarlo a biomasse.
Le più recenti indiscrezioni indicano l'utilizzo di legno vergine proveniente esclusivamente dalla regione.

Si tratta di un ipotesi non meno sciagurata di quelle precedenti: “legno vergine” si traduce in alberi abbattuti appositamente, mentre sappiamo che l'utilizzo delle biomasse è ecologicamente sostenibile solo se vengono impiegati materiali quali scarti della lavorazione del legno o dell'attività agricola prodotti in loco.

Punto cruciale è poi la quantità di legno che si intende bruciare: per dare un'idea di cosa significa una centrale a biomasse a suo tempo Legambiente FVG aveva bocciato un progetto a Pontebba da circa 50 MWt, corrispondenti a circa 12 MWe, proprio perché avrebbe comportato importazione di cippato dall’estero, avendo bisogno di oltre 140.000 Tonnellate annue di biomassa, impossibile da reperire in Regione.

Ipotizzando simili quantità immediatamente si arriva alla conclusione che sarebbe necessario far confluire quotidianamente da tutta la regione decine di TIR verso la centrale di Monfalcone per rifornirla di legname. Un’ipotesi irricevibile.
Nelle osservazioni al Piano energetico Regionale (PER), per la parte biomasse, Legambiente evidenziava, in particolare, tre punti:

Le biomasse dovrebbero essere utilizzate a scopo termico più che elettrico;
L’uso elettrico è auspicabile solo se abbinato al recupero termico in maniera consistente, ad esempio in impianti operativi da ottobre a marzo;
Le biomasse legnose vanno sfruttate in piccoli impianti per produzione di calore, possibilmente in teleriscaldamento e, possibilmente, a km quasi ZERO;
Nessuno di questi sembra corrispondere alle indiscrezioni sul progetto di A2A rese pubbliche sulla stampa.

L’ubicazione stessa della centrale esclude in partenza che un impianto a biomasse ecologicamente sostenibile vi possa essere installato.

Insomma: crediamo che A2A debba gettare la maschera e presentare alla cittadinanza e alle istituzioni un progetto compiuto che definisca il futuro della centrale, un progetto che a nostro avviso non può prescindere della chiusura dei gruppi a carbone nel minor tempo possibile.

In assenza di un tale progetto ogni ipotesi o commento, come quelli che sono venuti dai vertici dell’amministrazione regionale senza nemmeno coinvolgere i cittadini e le istituzioni locali, rischiano di essere solo aria fritta.


Comitato Stop Carbone Monfalcone



martedì 17 maggio 2016

Segnaliamo: numero monografico sul carbone di Medicina Democratica

Riteniamo utile segnalare il numero 222-224 della rivista Medicina Democratica interamente dedicato al carbone. La mole di dati ed interventi è davvero impressionante.

Il documento in pdf è scaricabile al seguente link:
MD_222-224_luglio-dicembre_2015

Di seguito riportiamo il sommario:


DOSSIER
Carbone. Se lo conosci lo combatti (e lo eviti)
a cura della Redazione di “Medicina Democratica” pag.27

Impatto ambientale e socio-sanitario del carbone in Italia
di Daniela PATRUCCO pag.31

Produzione e consumo di energia in Italia e in Europa, ruolo del carbone
di Marco CALDIROLI pag.46

La Riviera del Carbone
di Giovanni BORRELLO pag.49

Vado Ligure e le altre. L’applicazione della direttiva sulla prevenzione e riduzione integrata dall’inquinamento in Italia
di Marco CALDIROLI pag.58

Epidemiologia eziologica, sorveglianza sanitaria e prevenzione
di Piergiorgio DUCA pag.66

I medici in prima linea a salvaguardia dell’ambiente
di Ugo TRUCCO pag.75

Perché dire stop al carbone?
a cura della Rete savonese fermiamo il carbone pag.77

Uniti per la salute. Quando i cittadini si battono per la tutela dei loro diritti nel solco dell’articolo 32 della Costituzione
a cura del Collettivo Uniti per la Salute pag.80

Intervista all’Avvocato Roberto Suffia
a cura di Maurizio LOSCHI pag.85

Intervista all’Avv. Matteo Ceruti del Foro di Rovigo
a cura di Maurizio LOSCHI pag.87

Analisi metodologica sulla consulenza dell’ILVA di Taranto
di Annibale BIGGERI e Piergiorgio DUCA 89

L’ordinanza di sequestro del 11.03.2014
di Marco CALDIROLI e Maurizio LOSCHI pag.95

Atto pubblico di costituzione del Comitato Tecnico Scientifico di Savona (CTSS)
a cura della Redazione di “Medicina Democratica” pag.102

Lettera aperta ai Medici di Base della provincia di Savona
di Dario MIEDICO e Maurizio LOSCHI pag.105

Sostituire ai freddi numeri le persone e i loro drammi (e Modulo per la raccolta dei dati)
di Dario MIEDICO pag.106

Legalizzare l'illegalità per salvare imprenditori e crimine organizzato
di Ferdinando IMPOSIMATO pag.110

All’ombra delle ciminiere – 40 anni di carbone e tumori a Savona
a cura della Redazione di “Medicina Democratica” pag.112

Carbone o morte
di Eraldo MATTAROCCI pag.113

Attivismo ambientale, scienza e diritto: tra negazionismo, criminalizzazione e censura
di Enzo FERRARA e Daniela PATRUCCO pag.115

L’energia cooperativa: un nuovo modello per la sovranità energetica
di Marco MARIANO pag.125

Intervista a Stefano Milano, Libreria UBIK
a cura di Maurizio LOSCHI pag.126

Respinto il tentativo della Tirreno Power di bloccare le lotte con le denunce
a cura della Redazione di “Medicina Democratica” pag.128

Il futuro è nelle energie rinnovabili
di Giorgio FORTI pag.129