IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

lunedì 11 luglio 2016

La nuvola scura sull'Europa

segnaliamo il recente rapporto della Health and Environment Alliance (Heal), Climate Action Network Europe (Can), Wwf e Sandbag, sugli effetti delle 280 centrali a carbone attualmente attive in Unione Europea.
Il rapporto (in inglese) può essere scaricato al seguente link: dark_cloud-full_report_final.pdf

Già da tempo gli studiosi stimano gli effetti delle centrali a carbone in termini di riduzione di anni di vita e ore di lavoro perse, per poi quantificare il danno economico creato. Il documento citato stima in 22900 le morti premature causate dalle centrali a carbone nel 2013 in EU, che si sommano a 11800 casi di bronchiti croniche e 21000 ricoveri ospedalieri. I costi per i sistemi sanitari sono stimati tra i 32.4 e i 62.3 miliardi di euro.

Nel report stilato dall'Università di Stoccarda nel 2013 "Estimating Health Risks caused by Emissions of Air Pollutants from Coal Fired Power Plants in Europe" ( vedi gpi_kohlestudie_technical_report.pdf ) si afferma che la centrale di Monfalcone è responsabile nel 2010 di 490 ‘years of life lost (YOLL)’ ("anni di vita persi" cioè dell'accorciamento della vita dell'insieme dei cittadini sui cui ricadono gli effetti dell'inquinamento ) , e 10330 'Work loss days (WLD)' (giorni di lavoro persi per malattie causate dall'inquinamento prodotto dalla centrale).

Questi numeri dovrebbero far riflettere chi afferma che la produzione di elettricità con il carbone è necessaria per avere un basso costo dell'energia: chi lo afferma non conteggia certo il costo umano ed economico pagato dall'insieme della società, ma evidentemente guarda solamente ai profitti delle aziende produttrici.