IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

mercoledì 6 dicembre 2017

Comunicato: LA CENTRALE VA CHIUSA ENTRO IL 2025

Riportiamo il comunicato stampa congiunto di Legambiente e Comitato NO Carbone Isontino in merito alla SEN 2017 . Sotto il trafiletto con tanto di errore nel titolo comparso su Il Piccolo.

Monfalcone 30/11/2017
SEN 2017: LA CENTRALE VA CHIUSA ENTRO IL 2025

Lo scorso 10 novembre i Ministri Calenda e Galletti hanno firmato il Decreto Ministeriale contenete la Strategia Energetica Nazionale (SEN) .
La nuova SEN era un atto atteso da tempo che, seppur ancora insufficiente, traduce in maniera dettagliata gli impegni sottoscritti dal nostro paese alla conferenza di Parigi del 2015 (COP21) riguardo alla riduzione delle  emissioni di gas-serra .

Questo fatto è passato sotto silenzio da parte dei media e delle istituzioni locali, ma ha grande rilevanza poiché il Decreto per la prima volta indica la data del 2025 come il limite entro il quale dismettere tutte le centrali elettriche alimentate a carbone in Italia.

Ci sembra ragionevole che la dismissione delle centrali a carbone inizi a partire degli impianti più vetusti, e la centrale di Monfalcone con i sui 52 anni di attività è la seconda in Italia per anzianità di servizio (dopo quella di Fusina in provincia di Venezia).
Auspichiamo quindi che per l'impianto di Monfalcone non si attenda il 2025, e sollecitiamo le istituzioni locali, Comune e Regione, ad attivarsi con i ministeri competenti  e con A2A Energie Future affinché venga esplicitata una data per la chiusura della centrale.

Ma come già in passato abbiamo più volte ribadito, la semplice chiusura non è sufficiente. A nostro avviso sarebbe disastroso se si arrivasse alla chiusura dell'impianto e solo poi iniziare a porsi il problema di cosa fare dei 30 ettari su cui sorge e soprattutto quale futuro dare alle centinaia di lavoratori che vi sono impiegati.
E' quindi urgente elaborare un piano di bonifica del sito (come noto nella centrale sono presenti ingenti quantità di amianto), e un progetto di riqualificazione e riutilizzo dell'area. 
Per quanto ci riguarda dopo decenni di danni ambientali dovuti alle emissioni della centrale, sarebbe auspicabile che l'area dell'impianto venisse almeno parzialmente utilizzata per attività di ricerca, sviluppo e produzione nell'ambito delle energie rinnovabili, e per altre attività compatibili con l'ambiente e con la stretta vicinanza con l'abitato della città di Monfalcone. In questo modo, si potrebbe anche dare un futuro occupazionale ai lavoratori attualmente impiegati.


Distinti Saluti
Legambiente Circolo I. Zanutto
Comitato NO Carbone Isontino