IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

domenica 5 maggio 2013

Piano Edipower per Brindisi - Il sole 24 ore del 4 maggio 2013

di Vincenzo Rutigliano
BRINDISI
Un nuovo progetto industriale per riaprire la centrale termoelettrica di Costa Morena, chiusa da dicembre scorso, ridurre il ricorso al carbone con un combustibile di nuova generazione, rinnovabile, dimezzare le emissioni e salvare i posti di lavoro.
Il gruppo A2A-Edipower ha presentato ieri a Brindisi il suo piano che punta, quasi tutto, sull'alimentazione della centrale con un combustibile alternativo al carbone, a basso impatto ambientale (CO2 e solfo dimezzati, ossidi di azoto -70%, polveri -80%), derivato del Cdr (combustibile da rifiuti) e del Css (combustibile solido secondario), ottenuto grazie ad un brevetto internazionale della controllata Ecodeco.
Di fatto la centrale di Costa Morena sarebbe così la prima in Italia a funzionare mescolando questo combustibile al carbone e la sua generazione avverrebbe in un centro di trattamento da realizzare, in filiera corta, a meno di 20 chilometri dalla centrale. Che,a sua volta, passerebbe - prevede ancora il piano industriale - da due gruppi ad uno (gli altri due non più attivi da tempo verrebbero smantellati a giugno), con una riduzione della potenza installata da 640 a 300 Mw., con il 10% alimentato dal combustibile alternativo, risparmiando così 60mila tonnellate di carbone sul fabbisogno annuo di 600mila. Il numero degli occupati diretti rimarrebbe fermo a 90, mentre crescerebbe quello dell'indotto, oggi a quota 140, perchè destinato a due impianti, compreso il nuovo centro che produrrebbe in loco il combustibile.
«L'investimento previsto nel piano è di parecchie decine di milioni di euro – dice l'ad Edipower, Massimiliano Masi –, la centrale non è più coerente con i bisogni energetici esistenti». Ora il piano è all'esame della città con l'obiettivo di sviluppare il confronto tra le parti, concludere un accordo di programma, costituire entro poche settimane un gruppo di lavoro allargato a provincia, regione Puglia e ministeri dell'Economia e dell'Ambiente, avendo per orizzonte temporale il 13 settembre, quando andrà richiesta una nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la centrale e presentato il piano esatto degli investimenti.
Scettico il sindaco, Mimmo Consales: «Dopo tanti mesi di attesa ci saremmo aspettati qualcosa di più. Edipower vuole guadagnare ancora tempo.Senza fatti nuovi resta la mia posizione:dismissione della centrale e riutilizzo dell'area a beneficio del porto e dell'area industriale». Replica Masi: «Da oggi ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Non possiamo prorogare e non decidere».

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