L’assessore Pin: poco un mese per esaminare lo studio sull’impianto anti-
inquinamento. Rione Enel preoccupato
Sono approdati in Comune, dal ministero dell’Ambiente, gli atti in relazione
alla Valutazione di impatto ambientale inerenti il completamento della
procedura di ambientalizzazione per i gruppi 1 e 2 a carbone della centrale
termoelettrica. L’iter è legato alla realizzazione del “denox”, impianto di
denitrificazione che abbatte sensibilmente le emissioni di ossido di azoto nell’
aria. È una procedura obbligatoria, necessaria per poter continuare a mantenere
attivi gli attuali gruppi a carbone. A questo punto, entro fine mese verrà
convocato il Consiglio comunale. E non si sono fatte attendere le prese di
posizione. Con l’associazione Rione Enel a «constatare con preoccupazione l’
arrivo degli atti dal ministero giunti in Comune in tempi record». L’assessore
all’Ambiente, Gualtiero Pin, da parte sua ha osservato: «Gli atti sono giunti
qualche giorno fa. Si tratta di un intervento doveroso e obbligatorio per
legge». «Tuttavia - ha aggiunto - non posso che esprimere contrarietà di fronte
a una tempistica autorizzatoria così rapida: la normativa regionale, infatti,
impone solo 30 giorni per valutare l’imponente documentazione. Siamo stufi di
vederci arrivare atti complessi, peraltro nel periodo ancora di pausa estiva,
che ci impongono un tour de force per rientrare nei tempi previsti. Non ci
permettono la tranquillità di vagliare a fondo le carte. È necessario poter
avere a disposizione tempi e modalità adeguate, commisurati all’entità del
progetto che viene presentato. Stiamo parlando della centrale termoelettrica e
delle possibili ricadute sul territorio». Dall’associazione Rione Enel viene
rilanciata forte la preoccupazione, anche all’indomani dell’incontro, avvenuto
martedì pomeriggio, tra il presidente Adriano Bernardel, accompagnato dalla
vice presidente e da altri due componenti del direttivo, con l’assessore all’
Ambiente, Gualtiero Pin. L’associazione continua a sollecitare chiarezza sulle
procedure in atto e le strategie di A2A. A partire dall’arrivo «mai così
repentino - ha osservato Bernardel - della Via per la realizzazione del
“denox”. Vogliamo conoscere nel dettaglio gli atti giunti dal ministero, prima
che il Consiglio comunale si appresti ad assumere qualsiasi decisione. È un
chiarimento dovuto, non solo per la comunità del rione, ma per l’intero
mandamento». Ciò che continua a non convincere è, su tutto, l’aspetto relativo
alla potenza complessiva per la quale l’azienda ha richiesto la procedura di
Via: «Non ne conosciamo l’esatta entità – ha obiettato Bernardel -. Secondo
quanto ci consta, per procedure di questo genere, la normativa prevede un tetto
in relazione alla potenza installata, al di sotto del quale l’iter
autorizzatorio viene affidato alla Regione, mentre al di sopra al ministero
dell’Ambiente. Ci chiediamo, pertanto, come mai la richiesta di A2A sia
approdata a Roma: quale potenza ha dichiarato l’azienda? Il timore è di due
ordini: da una parte, il fatto che, con la procedura del “denox”, l’azienda
voglia comunque andare avanti con gli attuali gruppi a carbone quantomeno fino
al 2025. Dall’altra, la reale potenza dichiarata proprio da A2A, che, se fosse
superiore a quella dei due gruppi 1 e 2, fa presupporre l’intenzione di
mantenere contestualmente attivi sia gli attuali gruppi, sia il nuovo impianto
“tutto carbone” preannunciato più volte da A2A». Sono stati numerosi gli
argomenti sottoposti all’assessore durante l’incontro. Come lo smantellamento
dei gruppi a carbone e la relativa bonifica del sito: «Che fine farà quella
“cattedrale” che A2A dice di voler dismettere con il nuovo impianto “tutto
carbone”?», chiede Bernardel. L’associazione intende andare avanti nella sua
“battaglia” fino in fondo: «Dall’assessore Pin, che vogliamo ringraziare per la
sua disponibilità - ha detto Bernardel -, abbiamo avuto assicurazioni di un
impegno a 360 gradi sull’intera questione. L’assessore s’è espresso in modo
chiaro contro tutte le fonti fossili, com’è anche il carbone». Il Rione Enel
intende richiedere un incontro con il presidente della Giunta regionale, Debora
Serracchiani: «Nel suo programma elettorale - ha osservato Bernardel - la
presidente Serracchiani aveva indicato chiaramente la contrarietà al carbone,
dicendosi favorevole invece al gas. Vorremmo avere conferme dirette».
di Laura Borsani
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