IL SONDAGGIO: - Carbone come combustibile?

martedì 15 ottobre 2013

A2A, giunta la Via sui gruppi a carbone ed è subito polemica - IL PICCOLO DEL 6 SETTEMBRE 2013





L’assessore Pin: poco un mese per esaminare lo studio sull’impianto anti-
inquinamento. Rione Enel preoccupato

Sono approdati in Comune, dal ministero dell’Ambiente, gli atti in relazione 
alla Valutazione di impatto ambientale inerenti il completamento della 
procedura di ambientalizzazione per i gruppi 1 e 2 a carbone della centrale 
termoelettrica. L’iter è legato alla realizzazione del “denox”, impianto di 
denitrificazione che abbatte sensibilmente le emissioni di ossido di azoto nell’
aria. È una procedura obbligatoria, necessaria per poter continuare a mantenere 
attivi gli attuali gruppi a carbone. A questo punto, entro fine mese verrà 
convocato il Consiglio comunale. E non si sono fatte attendere le prese di 
posizione. Con l’associazione Rione Enel a «constatare con preoccupazione l’
arrivo degli atti dal ministero giunti in Comune in tempi record». L’assessore 
all’Ambiente, Gualtiero Pin, da parte sua ha osservato: «Gli atti sono giunti 
qualche giorno fa. Si tratta di un intervento doveroso e obbligatorio per 
legge». «Tuttavia - ha aggiunto - non posso che esprimere contrarietà di fronte 
a una tempistica autorizzatoria così rapida: la normativa regionale, infatti, 
impone solo 30 giorni per valutare l’imponente documentazione. Siamo stufi di 
vederci arrivare atti complessi, peraltro nel periodo ancora di pausa estiva, 
che ci impongono un tour de force per rientrare nei tempi previsti. Non ci 
permettono la tranquillità di vagliare a fondo le carte. È necessario poter 
avere a disposizione tempi e modalità adeguate, commisurati all’entità del 
progetto che viene presentato. Stiamo parlando della centrale termoelettrica e 
delle possibili ricadute sul territorio». Dall’associazione Rione Enel viene 
rilanciata forte la preoccupazione, anche all’indomani dell’incontro, avvenuto 
martedì pomeriggio, tra il presidente Adriano Bernardel, accompagnato dalla 
vice presidente e da altri due componenti del direttivo, con l’assessore all’
Ambiente, Gualtiero Pin. L’associazione continua a sollecitare chiarezza sulle 
procedure in atto e le strategie di A2A. A partire dall’arrivo «mai così 
repentino - ha osservato Bernardel - della Via per la realizzazione del 
“denox”. Vogliamo conoscere nel dettaglio gli atti giunti dal ministero, prima 
che il Consiglio comunale si appresti ad assumere qualsiasi decisione. È un 
chiarimento dovuto, non solo per la comunità del rione, ma per l’intero 
mandamento». Ciò che continua a non convincere è, su tutto, l’aspetto relativo 
alla potenza complessiva per la quale l’azienda ha richiesto la procedura di 
Via: «Non ne conosciamo l’esatta entità – ha obiettato Bernardel -. Secondo 
quanto ci consta, per procedure di questo genere, la normativa prevede un tetto 
in relazione alla potenza installata, al di sotto del quale l’iter 
autorizzatorio viene affidato alla Regione, mentre al di sopra al ministero 
dell’Ambiente. Ci chiediamo, pertanto, come mai la richiesta di A2A sia 
approdata a Roma: quale potenza ha dichiarato l’azienda? Il timore è di due 
ordini: da una parte, il fatto che, con la procedura del “denox”, l’azienda 
voglia comunque andare avanti con gli attuali gruppi a carbone quantomeno fino 
al 2025. Dall’altra, la reale potenza dichiarata proprio da A2A, che, se fosse 
superiore a quella dei due gruppi 1 e 2, fa presupporre l’intenzione di 
mantenere contestualmente attivi sia gli attuali gruppi, sia il nuovo impianto 
“tutto carbone” preannunciato più volte da A2A». Sono stati numerosi gli 
argomenti sottoposti all’assessore durante l’incontro. Come lo smantellamento 
dei gruppi a carbone e la relativa bonifica del sito: «Che fine farà quella 
“cattedrale” che A2A dice di voler dismettere con il nuovo impianto “tutto 
carbone”?», chiede Bernardel. L’associazione intende andare avanti nella sua 
“battaglia” fino in fondo: «Dall’assessore Pin, che vogliamo ringraziare per la 
sua disponibilità - ha detto Bernardel -, abbiamo avuto assicurazioni di un 
impegno a 360 gradi sull’intera questione. L’assessore s’è espresso in modo 
chiaro contro tutte le fonti fossili, com’è anche il carbone». Il Rione Enel 
intende richiedere un incontro con il presidente della Giunta regionale, Debora 
Serracchiani: «Nel suo programma elettorale - ha osservato Bernardel - la 
presidente Serracchiani aveva indicato chiaramente la contrarietà al carbone, 

dicendosi favorevole invece al gas. Vorremmo avere conferme dirette».

di Laura Borsani 

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